Giro d’Italia 2015 La Spezia Abetone

Giro d’Italia 2015 La Spezia Abetone, 5° tappa

Mercoledì 13 maggio, 152 km

Dopo le prime tappe nervose in Liguria il Giro propone il primo arrivo in salita della corsa. Dalla Liguria si passa in Toscana per un classica traguardo sull’Abetone, montagna di grande storia ma non superselettiva. Sarà un primo approccio alla montagna che verosimilmente darà solo qualche impressione ma non grandi distacchi tra i corridori più forti.

Giro d’Italia 2015 La Spezia Abetone – Il percorso

Giro d'Italia 2015 La Spezia Abetone, altimetria
Giro d’Italia 2015 La Spezia Abetone, altimetria

Pur proponendo il primo arrivo in salita questa quinta tappa è più lineare delle precedenti due frazioni liguri. La partenza è a La Spezia. Dopo appena una ventina di km si passa in Toscana, in Lunigiana, salendo alla lunga ma pedalabile Foce Carpinelli. La lunga discesa in Garfagnana e il tratto successivo in falsopiano avvicina la tappa alla salita finale verso l’Abetone. Dopo un lungo falsopiano la salita vera inizia a La Lima. Misura 17 km, con il tratto più duro nella fase centrale. Si tratta di un troncone di circa 8 km con pendenza media del 7% e massima del 10%. Poi negli ultimi 5 km la salita è molto più morbida.

Giro d'Italia 2015 La Spezia Abetone, planimetria
Giro d’Italia 2015 La Spezia Abetone, planimetria

Pensiamo che non ci sarà grande selezione. Il gruppo si sgranerà e potrebbe esserci qualche attacco nella parte centrale più dura, ma pensiamo che i corridori da classifica più forti arriveranno insieme o divisi da una manciata di secondi nel finale, dove qualche scattista alla Ulissi potrebbe anche avere la meglio.

Giro d'Italia 2015 La Spezia Abetone, la salita finale
Giro d’Italia 2015 La Spezia Abetone, la salita finale

Giro d’Italia 2015 La Spezia Abetone – Il territorio

Lasciata La Spezia, già sede d’arrivo di ieri, la Liguria ci saluta a Sarzana. Già signoria dei Castracani, Sarzana vanta antiche tradizioni artigiane per la lavorazione del ferro battuto e del legno. Per la sua importante posizione strategica a Sarzana sorgono imponenti fortificazioni, la trecentesca fortezza di Sarzanello e la Cittadella risalente alla dominazione fiorentina del quattrocento.

Il primo paese dopo il passaggio in Toscana è Aulla, un borgo medioevale all’imbocco della val di Magra, con il possente fortilizio della Brunella. Siamo in Lunigiana, il territorio che corrisponde alla vallata del Magra e dei suoi affluenti, sotto le Alpi Apuane. Dopo la Foce Carpinelli si scende in Gargagnana, ricoperta di foreste di faggio e ricca di fenomeni carsici, con grotte e voragini. Da Bagni di Lucca la corsa risale la Valle della Lima, il fiume che nasce dall’Abetone e si getta nel Serchio dopo 40 km. L’Abetone, la montagna pistoiese, è una delle più celebri stazioni di villeggiatura dell’Appennino. Il suo nome ricorda un colossale abete tagliato per costruire la strada inaugurata nel 1781. All’Abetone nacque Zeno Colò, uno dei più grandi sciatori di tutti i tempi, Campione olimpico di discesa libera e tre volte Campione del Mondo.

Giro d’Italia 2015 La Spezia Abetone – La storia

L’Abetone è una montagna classica del Giro d’Italia. Il primo passaggio risale al 1928, ma è del Giro 1940 l’episodio più importante. Proprio sulla salita dell’Abetone è nata la leggenda di Fausto Coppi. Appena ventenne, partito come gregario di Bartali nella Legnano e poi promosso capitano dopo una caduta del campione fiorentino, Coppi spiccò il volo sull’Abetone per la prima delle sue celebri fughe solitarie. Coppi se ne andò da solo sull’Abetone, vincendo a Modena dopo un centinaio di km di fuga. Era nata la leggenda.

Oltre a tanti passaggi, l’Abetone è stato sede di tappe per tre volte nella storia del Giro d’Italia: nel ’54 fu Gianneschi a vincere, mentre nel Giro ’59 rimase sulla montagna pistoiese la prestigiosa firma di Charly Gaul. L’ultima volta è stata nel 2000, con una tappa molto più dura di quella del prossimo Giro, che comprendeva anche la terribile salita del San Pellegrino in Alpe. Proprio qui se ne andò Francesco Casagrande, che vinse la tappa e indossò la maglia rosa, poi persa ad un passo dal trionfo finale in favore di Stefano Garzelli.