Giro d’Italia 2017, finalmente Nibali

Il ciclismo insegna che sono le tattiche a scrivere la storia delle corse, ma anche gli episodi. E al Giro d’Italia 2017 conta tutto, persino i problemi di stomaco che hanno impedito a Tom Dumoulin (Tean Sunweb) di difendere al meglio il suo rosa, tenuto comunque con la forza dei nervi nel giorno della resurrezione definitiva di Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), primo italiano a sbloccare lo zero in classifica alla voce vittorie, e del ritorno di Nairo Quintana (Movistar) più vicino alla vetta di una classifica generale che rimane comunque compatta con l’olandese ancora in testa, 31” meglio del colombiano e con 1’12” sul messinese.

Giro d’Italia 2017, Dumoulin attardato da un problema fisico e Nibali scatta

Corsa blindata al Giro d’Italia 2017, almeno per i big, fino all’ultimo passaggio sullo Stelvio dal versante svizzero con la cima posta al Giogo di Santa Maria/UmbrailPass. Dopo che a Luis Leon Sanchez (Astana) era stato concesso dai compagni di fuga di passare per primo sul Mortirolo dedicato al suo ex capitano Michele Scarponi e dopo che Mikel Landa (Team Sky) ha simbolicamente fatto sua la Cima Coppi nel primo passaggio sullo Stelvio, sono rimasti in testa lo stesso Landa, Steven Kruijswijk (Lotto NL Jumbo) e Jan Hirt (CCC Sprandi) ultimi superstiti della lunga fuga di giornata. Ai -32 il colpo di scena vero: Dumoulin improvvidamente si ferma, si spoglia in tutta fretta e va in un campo per un bisogno fisico urgente, gli altri tirano dritto ma inizialmente attendono in rispetto di quello che l’olandese aveva fatto domenica non attaccando quando Quintana era scivolato prima di Bergamo. Il primo colpo lo spara Nibali e con lui rimangono solo Domenico Pozzovivo, Quintana e Ilnur Zakarin mentre la Maglia Rosa fa fatica. E sull’ultimo scatto del siciliano, solo Quintana resiste anche se in discesa verso Bormio è ancora il capitano della Bahrain Merida ad attaccare agganciando Landa. Lo sprint tra i due ex compagni di squadra è stato deciso per questione di centimetri, con Quntana terzo, Pozzovivo e Zakarin appena dietro e un positivo Davide Formolo sesto.

Da Tirano a Canazei, la diciassettesima tappa del Giro d’Italia 2017 non è facile

Il 24 maggio al Giro d’Italia 2017 è il giorno della diciassettesima tappa, la Tirano – Canazei (219 km). Una frazione complicata, anche se non dura come la precedente, con possibile spazio per una fuga da lontano: in avvio la scalata all’Aprica che verrà affrontata dal suo versante più duro, 12 km con una pendenza media del 6.4%, ma punte che sfiorano il 15%. Dopo il passaggio da Edolo comincia subito il Passo del Tonale che è altra salita tipica del Giro Sono quasi 30 km anche se la in gran parte pedalabili. Da lì si passa in Trentino attraversando la Val di Sole e da San Michele all’Adige comincerà la salita di Giovo, nelle terre di Francesco Moser e Gilberto Simoni. Da lì al traguardo altri 80 km verso Canazei sempre in leggera salita, non impossibili.