Ciclismo del 29 marzo 2015

Criterium International

Jean Christophe Peraud ha vinto la tappa con arrivo in salita a Col de l’Ospedale e la classifica finale. 

Trofeo Binda

La britannica Elizabeth Armitstead ha vinto in volata il Trofeo Binda di Cittiglio, prova di Coppa del Mondo. Battute in uno sprint ristretto l’iridata Ferrand Prevot, Van der Breggen, Longo Borghini, Amialiusik e Neff. Nel gruppo inseguitore a un minuto e mezzo nono posto di Elena Cecchini. Alle 21 lunga differita su Rai sport 1.

Sofia Bertizzolo al Trofeo Da Moreno

Parla azzurro il Trofeo Da Moreno, la corsa internazionale per juniores che ha fatto da preludio alla grande sfida del Trofeo Binda di Coppa del Mondo. A vincere è stata Sofia Bertizzolo, argento mondiale, che ha superato in volata la francese Labous. Terza l’altra azzurra Sofia Beggin sulla francese Grossetete, con il gruppo distanziato di una quindicina di secondi.

“Sono felicissima con la mia squadra abbiamo fatto selezione sulla salita e poi io ho provato a staccare tutte nel finale. Sono venute a riprendermi e così ho provato nuovamente in volata ed è andata bene” ha dichiarato Sofia Bertizzolo.

3° trofeo Da Moreno – Piccola Coppa del Mondo

Ordine d’arrivo: 1. Sofia Bertizzolo (Team Wieler Breganze) km 69.200 in1h50’08” media km/h 37,700; 2. Juliette Labous (Francia); 3. Sofia Beggin (Team Wieler Breganze) a 3”; 4. Maelle Grossetete (Francia); 5. Simone Eg (MX1 Team Rygter); 6. Pauline Clouard (Francia) a 14”; 7. Giulia Nanni (Eurotarget Still Bile); 8. Nadia Quaglitto (Fenice Ladies Team); 9. Martina Alzini (Gruppo Sportivo Gauss); 10. Aglieszka Skalniak (MX1 Team Rygter).

Sagan, i dubbi di Harelbeke

L’improvvisa debacle di Peter Sagan nel finale della E3 Harelbeke di due giorni fa ha lasciato qualche dubbio in casa Tinkoff. I tecnici della squadra non sanno spiegarsi cosa sia successo al campione slovacco per essere non solo staccato da Thomas e Stybar, ma raggiunto e superato da tutto il gruppo negli ultimi 4 km. “Non è stata una crisi di fame anche se poteva sembrare così” ha spiegato il Ds Tristan Hoffmann “Non aveva fatto niente di esagerato, ma improvvisamente si è sentito vuoto”.

Hoffmann si interroga anche sull’involuzione avuta da Sagan da un esordio stellare quando era appena ventenne all’attuale normalità: “Alcuni corridori richiedono anni prima di arrivare al top. Lui è arrivato ed ha cominciato a vincere. Ora gli altri sono arrivati a quel livello. Non è peggiorato, è ancora un corridore straordinario, anche se vince meno di prima”.