Ciclismo del 20 dicembre 2014

Contador, addio vincendo il Tour de France

“A 35 anni non sarò più un corridore” è l’annuncio fatto da Alberto Contador al quotidiano spagnolo Marca. Il campione della Tinkoff ha in programma di correre altre tre stagioni e di ritirarsi al culmine: “Sono in grande forma, questa è stata la miglior stagione della mia carriera, ma gli anni passano. Anche se non sono stanco fisicamente e mentalmente la mia intenzione è di ritirarmi al top, dopo aver vinto un’ultima corsa. E non una piccola corsa ma il Tour de France”.

Kelderman verso il debutto al Tour de France

Dopo il bel Giro d’Italia concluso al settimo posto, per il miglior talento olandese della nuova generazione, Wilco Kelderman, è arrivato il momento del debutto al Tour de France. Kelderman correrà nel 2015 la Parigi Nizza, il Catalogna e le classiche delle Ardenne, prima della grande sfida con il Tour che partirà proprio dall’Olanda. “E’ una grande motivazione partire in casa” ha dichiarato Kelderman “e con una crono adatta a me perchè è più lunga di un prologo. Spero di cominciare bene e poi di fare una classifica da primi 15, magari primi 10. E’ difficile dire quale posto, tutto può succedere al Tour, ma vado per una classifica di alto livello”. Kelderman comincerà la stagione in maniera leggera: “Fare due grandi giri quest’anno è stato impegnativo, alla Vuelta ho fatto fatica, non riuscivo a recuperare”.

BMC, Sanchez mancherà

Ad oggi Samuel Sanchez è ancora senza squadra per la prossima stagione ed aumentano sempre di più le possibilità di appendere la bici al chiodo. Alan Peiper, Ds della BMC, ha spiegato che il mancato rinnovo di Sanchez è stato dovuto esclusivamente a motivi economici: “Lo avremmo voluto ancora con noi, abbiamo fatto un’offerta ma non è stata accettata così abbiamo trovato altri corridori da far firmare. A volte il gioco a cui si gioca con i manager è questo” spiega Peiper “Ci mancherà molto, quando era in corsa era come avere un corridore extra. Non lo conoscevo prima, pensavo potesse essere critico avere in squadra un campione olimpico, ma è stato di grande appoggio, molto professionale in tutto quello che ha fatto. Ci sarebbe piaciuto lavorare con lui dieci anni fa”.